Tra gli innumerevoli vantaggi riconosciuti ad un olio di qualità, L’ultima arriva dal lavoro del gruppo di ricerca di Antonio Moschetta, docente dell’Università degli Studi di Bari, condotto con il sostegno dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) e pubblicato sulla rivista Gastroenterology. Lo studio ha confermato che l’inattivazione del gene codificante per l’enzima SCD1, con la conseguente inattivazione del processo di produzione di acido oleico, porta a uno stato di infiammazione del tessuto e alla successiva formazione di tumori intestinali. Tuttavia, l’introduzione di acido oleico con la dieta ha consentito di compensare l’inattività dell’enzima, ripristinando la normale funzionalità del tessuto e riducendo sia le infiammazioni, sia lo sviluppo di tumori. La ricerca conferma che il prodotto “olio extravergine” ha specifiche proprietà salutistiche, oltre che nutrizionali, e che, come tale, dovrebbe essere valorizzato sul mercato, soprattutto con l’intento di rilanciare il consumo degli extravergini made in Italy. Infatti, il clima mite di molte aree olivicole italiane favorisce la produzione di acido oleico (al contrario climi molto caldi la influenzano negativamente), e sono molte le cultivar italiane che presentano un profilo particolarmente ricco di questo acido grasso.
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